Saperi, scuola, università, formazione e cultura

Consolidare e qualificare ulteriormente la collaborazione tra i soggetti dell’ecosistema dell’innovazione e della ricerca, le imprese e le autonomie formative (scuola, università, fondazioni ITS) per formare competenze tecniche, tecnologiche e professionali e competenze organizzative e gestionali funzionali a rafforzare le strategie di innovazione e sviluppo sostenibile delle imprese.

Dobbiamo passare dal patto per la scuola al patto educativo di Comunità. Per farlo si propone di avviare il prossimo mandato amministrativo con gli stati generali dell’infanzia e dell’adolescenza.

Passare ad un’idea di scuola diffusa: abitare spazi della cultura, come i musei civici, rappresenta un’occasione per sperimentare nuove forme di didattica in collaborazione con il personale stesso dei musei e quindi di interagire direttamente con gli ambienti, le collezioni e le competenze degli addetti culturali. In tale strategia, dunque, scuola e cultura agiscono sullo stesso terreno.

Occorrono inoltre degli spazi dedicati alla produzione artistica e creativa, offrendo supporto logistico e risorse materiali alle arti classiche e a quelle emergenti, nonché alle organizzazioni culturali.

In un’ottica di rigenerazione urbana e di recupero di spazi dismessi o in situazioni critiche si ripropone l’idea di una Casa delle Culture e delle Donne (dove può trovare promozione e sede la cultura di genere e l’associazionismo femminile) che, a fianco dei grandi poli culturali cittadini (Palazzo Pio e Teatro in primo luogo) e in sinergia con altri luoghi della città come l’ex mercato o gestiti da privati o fondazioni, possa trasformarsi in uno spazio accogliente, innovativo e inclusivo per attività non solo conferenziali, ma anche musicali, teatrali e performative.

Delineare un Obiettivo di comunità, per saldare intorno ad un progetto collettivo tutte queste realtà a partire dalla lettura e dai libri. Sul tema del Libro potremmo costruire uno straordinario obiettivo di comunità, candidando, legittimamente, Carpi a Capitale italiana del Libro. Un progetto culturale che sedimenti cultura e promuova cittadinanza e coesione, raccogliendo intorno a questo progetto il mondo della cultura carpigiana, le scuole, gli istituti culturali, l’associazionismo, le librerie locali e tutti coloro che possono contribuire e riconoscersi in tale obiettivo da realizzare nel corso del mandato.

estratto dalla proposta di programma presentata per le primarie del centrosinistra del 3 marzo 2024